“Oggi più che mai, è il momento della concretezza: i fondi europei devono tradursi in opere reali e benefici tangibili per i cittadini.” Così l’eurodeputato Denis Nesci (ECR) relatore ombra per la commissione ECON ha dichiarato oggi dopo il voto in plenaria al Parlamento europeo sullo stato di attuazione del Recovery and Resilience Facility (RRF).
Nesci ha sottolineato come il rapporto evidenzi un rallentamento della curva di spesa, dovuto a ritardi, colli di bottiglia amministrativi e una parte ancora inutilizzata dei prestiti disponibili. “Serve agire subito – ha affermato – con audit più incisivi, digitalizzazione completa e interoperabilità delle piattaforme per tracciare ogni euro speso”.
L’europarlamentare ha indicato l’esempio virtuoso del Governo Meloni, che ha semplificato procedure e orientato la spesa verso progetti immediatamente cantierabili.
“Il modello italiano – ha spiegato Nesci – dimostra che accelerare è possibile, se c’è volontà politica e una visione pragmatica”.
Ha poi criticato l’approccio ideologico alla transizione verde, chiedendo “indicatori chiari, dati aperti sui beneficiari e un controllo parlamentare costante, prima di introdurre nuovi criteri”, sottolineando che serve mettere al centro un approccio pratico e meno teorico.
Infine, Nesci ha ribadito l’importanza del coinvolgimento attivo di regioni e comuni, richiamando i principi della politica di coesione, che resta essenziale per tradurre i finanziamenti europei in crescita reale e duratura sul territorio. “Solo con un dialogo stretto e concreto tra Europa, regioni e comuni può trasformare ogni euro investito in sviluppo vero ed efficace per le comunità.”