Sabato scorso, la Nazionale italiana di Rugby ha ottenuto una storica vittoria contro la Scozia per 31-29 nell’ambito del Sei Nazioni. Una vittoria importante, sudata sul campo e che è valsa anche il trofeo della Cuttitta Cup, che annualmente le due selezioni di contendono in onore di Marco Cuttitta, ex rugbista italiana ed ex coach degli scozzesi. Una vittoria che, tuttavia, rischiava di passare in secondo piano, a causa di polemiche strumentali sorte dalla sinistra e dai sui giornali d’area, che si sono scagliati contro Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida, rei di essere scesi negli spogliatoi degli azzurri a partita conclusa per festeggiare e portare loro le congratulazioni. Il gesto, ovviamente, ha dato il via a polemiche pretestuose: Meloni e Lollobrigida sono stati accusati in questi giorni di facile propaganda in vista dell’Abruzzo e di aver utilizzato parole cariche di retorica nel complimentarsi con i ragazzi. Insomma, per la sinistra congratularsi per una storica vittoria è un gesto, a quanto pare, troppo patriottico, che sfocerebbe troppo nel politico.
Le parole della premier erano, tuttavia, già state apprezzate dai giocatori. Michele Lamaro, capitano della nazionale, aveva spiegato che “avere la presidente del Consiglio con noi è stato un gesto bellissimo e apprezzato. Le parole che ci ha detto nello spogliatoio sono state di grande ispirazione. Averla allo stadio è un messaggio forte”. Ma a mettere ufficialmente la parola fine alle polemiche sorte in questi giorni è stato il presidente della Federugby Marzio Innocenti, intercettato dall’Adnkronos: “Il Ministro Lollobrigida – ha spiegato Innocenti – ha il diritto di entrare in spogliatoi della Nazionale Italiana da sempre, perché se lo è conquistato sul campo a Lione, dopo Nuova Zelanda-Italia, dove abbiamo perso 94-17”. Il riferimento, infatti, è a un episodio degli scorsi mesi in cui Lollobrigida e il ministro per lo Sport Andrea Abodi non si tirarono indietro davanti alla sconfitta e scelsero ugualmente di scendere negli spogliatoi per omaggiare la squadra e farle sentire l’appoggio della Nazione: “Nella mia carriera – ha infatti spiegato – ne ho visti tanti, anche uomini di rugby, che di fronte a sconfitte di quel tipo sono scappati in modo da non essere coinvolti. Per la mia scala di valori il Ministro Lollobrigida è in posti molto alti e di conseguenza – ha concluso – nello spogliatoio dell’Italia lui ha il diritto di entrare quando vuole”.