Russia, Governo Conte rinnova sanzioni: male le aziende italiane

Con la Russia “c’è un ritorno di tensione: invitiamo la Russia a rilasciare i marinai” ucraini “che sono trattenuti. In questa fase non possiamo non rinnovare le sanzioni, ma ancora una volta ho ribadito la premura del governo italiano che queste sanzioni non siano fini a se stesse”. Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte, a Bruxelles al termine del Consiglio Europeo.

Eppure sia in campagna elettorale che nel contratto di Governo Lega e Movimento 5 stelle dicevano che avrebbero tolto le sanzioni alla Russia di Vladimir Putin votate dal Centrosinistra di Letta, Renzi, Gentiloni.

Lo fa notare Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia. «”Via le sanzioni alla Russia!”. Belli gli slogan, le promesse, i proclami. Poi ci sono i fatti, e questi ci dicono che questo Governo ieri ha votato supinamente il rinnovo delle sanzioni, alla faccia delle aziende italiane che aspettavano con ansia la liberazione da una zavorra che sulla bilancia commerciale pesa più di 3 miliardi l’anno”», ha dichiarato la leader di FDI.

Altre brutte notizie per le aziende italiane quindi. Dal 2014, quando Bruxelles cominciò a imporre misure restrittive alla Russia, l’Italia che era il quarto fornitore della Federazione, si è ritrovata a perdere circa 5 miliardi export, scendendo nella classifica dei fornitori. Un altro macigno sul tessuto produttivo italiani, nonostante le promesse di cambiamento.

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