Sono passati dieci anni dalla scomparsa, il 14 giugno 2015, di Rutilio Sermonti, roboante personaggio della destra italiana assolutamente non etichettabile: le sue esperienze professionali, di vita e di militanza politica, infatti, ne fanno una figura la cui significativa biografia merita senz’altro di essere conosciuta ed approfondita.
Nato a Roma il 18 agosto 1921, porta a termine gli studi classici. Poi parte volontario nella Seconda guerra mondiale, arruolandosi tra quanti scelsero la cosiddetta “parte sbagliata”. A conflitto finito, la sua militanza “per l’Idea” prosegue senza divisa: Sermonti, infatti, si fa instancabile animatore di numerose iniziative politiche e culturali, sia all’interno del MSI sia al di fuori.
Ha poi anche proseguito gli studi, laureandosi in giurisprudenza e diventando avvocato. E’ stato inoltre scrittore, pittore, storico, pubblicista, conferenziere, ambientalista, fine artigiano della ceramica e della terracotta, zoologo. Sua la firma sotto centinaia di articoli, saggi e interventi per vari quotidiani, riviste e periodici. In qualità di artista paleontologo, inoltre, ha collaborato con i maggiori musei nazionali per la realizzazione di modelli di animali, in particolare preistorici.
Quanto alla militanza politica, non ha mai smesso di scrivere ed intervenire ad incontri e conferenze, rendendosi “guida ed orientamento – si legge in una scheda biografica a lui dedicata – anche e soprattutto per i più giovani”. E lo ha fatto senza risparmiarsi fino alla sua morte, avvenuta ad Ascoli Piceno dopo che aveva trascorso gli ultimi anni nella pace della vicina Colli del Tronto.
Per ricordare e rendere omaggio a Rutilio Sermonti in occasione del decennale dalla sua scomparsa, la casa editrice Cinabro ha recentemente pubblicato un volume che raccoglie “discorsi da lui tenuti in eventi, pubblici e privati, organizzati da Raido (la Comunità militante romana che ha da poco celebrato il suo trentennale, ndr) e di alcuni scritti inediti destinati dall’autore allo storico Bollettino dell’omonima associazione”. Il libro dedicato a Sermonti, intitolato “Niemals! Scritti e discorsi di battaglia”, è arricchito – si legge nella quarta di copertina – da alcune foto che ne raccontano la vita e diversi suoi personali disegni, altre armi della buona battaglia che non ha mai smesso di combattere”. Armi che, pagina dopo pagina, i lettori possono fare proprie cogliendo indicazioni e stimoli che Sermonti fornisce senza risparmiarsi, come ha sempre fatto. Perché “è una preziosa miniera inesauribile, un filone aureo che continua a regalare – scrive l’editore nella premessa – un’eredità sterminata” di contributi che confermano una delle principali qualità di Rutilio Sermonti. Ovvero “la capacità di affrontare le più disparate tematiche e, al tempo stesso, di rendere agevole la partecipazione a significati, rapporti simbolici ed immagini evocative”, fondamentali per la conquista, da parte di chiunque voglia impegnarsi con lealtà e convinzione, “di quella Patria che da nessun nemico potrà mai essere occupata né distrutta”.
