Salario minimo, Ricchiuti (FdI): è il nuovo dogma che vede uniti PD e M5S

“Il salario minimo è il nuovo dogma che vede uniti PD e M5S che rappresenta più un modo maldestro di rifarsi una verginità che un miglioramento per il mondo del lavoro. Un uovo di Colombo che se fosse risolutivo lo avrebbero potuto approvare nei precedenti 10 anni di governo. Ci sono tanti motivi per cui siamo contrari in quanto sarebbe un danno per gli stessi lavoratori visto che in Italia l’85% dei contratti sono coperti dalla contrattazione collettiva. Per il restante 15% invito l’opposizione a rileggere la mozione 1/00030 del 30 novembre 2022 approvata dalla maggioranza che impegna il governo ad attivare percorsi interlocutori tra le parti non coinvolte nella contrattazione collettiva, ad estendere l’efficacia dei contratti collettivi nazionali comparativamente più rappresentativi ed infine al taglio del cuneo fiscale e riduzione del costo del lavoro. Concetti ribaditi in modo chiaro e netto nel question time dal Presidente Meloni. Questi signori evidentemente oltre a non aver mai messo un piede in un’azienda, non conoscono i CCNL che garantiscono la retribuzione per livelli con possibilità di promozione ai livelli successivi con aumenti di stipendio che con Il salario minimo verrebbe a mancare. Scollati dalla realtà, ma questa non è una novità, altro che nuovo che avanza”.

Lo dichiara Lino Ricchiuti, viceresponsabile del dipartimento imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.

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