“Le opposizioni hanno presentato una proposta di legge sul salario minimo per fare mera propaganda. È evidente che si tratta di un testo con molteplici criticità rispetto ad una possibile attuazione. In particolare, come ho evidenziato in più sedi la proposta delle opposizioni prevede degli importanti oneri per lo Stato, in assenza di una quantificazione e di una copertura finanziaria, in totale dispregio dell’articolo 81 della Costituzione che espressamente prevede che ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri deve individuare i mezzi per farvi fronte.
Trovo assurdo che deputati di lungo corso come l’On. Maria Cecilia Guerra (già sottosegretario al Mef, inoltre) e l’On. Arturo Scotto del PD neghino un’assenza di copertura finanziaria della proposta di legge, nonostante sia previsto nel testo il riconoscimento di un beneficio economico a tutti i datori di lavoro. Dovrebbero sapere, almeno, che un’autorizzazione di spesa deve stabilire oneri e coperture, altrimenti è totalmente invalida. Né è possibile rimandare ad un successivo disegno di legge l’individuazione della copertura, come tentano di fare le opposizioni. Su questo mi sono confrontato anche con gli uffici preposti, che confermano quanto dico. In sostanza l’inserimento di questa disposizione onerosa nella proposta di legge sul salario minimo rende palese che stanno prendendo in giro gli italiani, avendo inserito un beneficio economico privo di qualsiasi portata normativa anche qualora fosse approvata la loro proposta. Comprendo l’ignoranza di altri gruppi che si sono espressi sul tema, e non commento nemmeno, comprendo meno certe dichiarazioni da parte di chi ha svolto importanti ruoli di Governo”. È quanto afferma in una nota il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, On. Walter Rizzetto (FdI).