“Il provvedimento sul salario minimo doveva tornare in commissione per un motivo ovvio, quasi banale: con il documento del Cnel siamo di fronte ad un fatto nuovo, ad una novità sostanziale ed anche a una aggiunta di elementi nuovi alla discussione. Documento figlio della volontà dialogica pragmatica e mai ideologica del presidente Meloni e dell’esecutivo che si è avvalso di un organo terzo, altamente competente in materia e di rilievo costituzionale. Non si può dunque di certo sfuggire ad un approfondimento di elaborazione e sintesi con un lavoro collettivo e di ampliamento, per rispetto ad un organo costituzionale e per rispetto della funzione e prerogativa del parlamento tutto”. Lo ha detto Marta Schifone, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Lavoro.