“Noi siamo la destra italiana, nessuno deve spiegarci cosa sia la povertà e come combatterla, non accettiamo lezioni su temi come tutele e protezioni sociali. Così come nessuno può indicarci come declinare il dettato costituzionale sancito nell’art.36: siamo i fieri promotori della legge, a prima firma Giorgia Meloni, sull’equo compenso, a difesa delle libere professioni. A difesa di oltre due milioni tra professionisti, ordisti e non, che per troppo tempo a causa delle politiche ideologiche hanno accettato compromessi al ribasso, nel siderale oblio dell’agenda politica della sinistra. Provvedimento nato quando eravamo sui banchi dell’opposizione che ha avuto un iter complesso perché complessa era la materia, un dibattito approfondito in parlamento e tra le categorie. Allo stesso modo a parti invertite vogliamo aprirci ad un serio e responsabile confronto di merito, nella dialettica democratica parlamentare. Il tema del lavoro è l’elemento permanente dell’orizzonte operativo del governo Meloni e della maggioranza di centrodestra”. Così Marta Schifone, relatore alla proposta sul salario minimo e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Lavoro della Camera.