“Stupisce e lascia senza parole l’atteggiamento della sinistra che, dopo essersi scoperta all’improvviso garantista, esulta per l’immunità ottenuta dalla Salis che non sarà soggetta a processo per il reato di assalto e percosse per le aggressioni portate avanti dal gruppo internazionale di cui la Salis faceva parte, aggressioni – va ricordato – con martelli e manganelli. Se è indubbio che nessuno è colpevole fino ad una condanna definitiva, va però ribadito che un processo in cui si esamina la posizione di indagati, per di più in presenza di forti prove e filmati che testimoniano l’accaduto, è un passaggio legittimo e fondamentale cui ogni cittadino accusato della commissione di reati deve sottoporsi. Ma per qualcuno non è così e, utilizzando il manto dell’immunità, si sconfina subito nell’impunità. L’aver negato l’autorizzazione al giusto processo per Ilaria Salis è la conferma che, per certa sinistra, la violenza è un legittimo strumento politico e che chi la pratica, se è di sinistra, ha più diritti di un qualunque cittadino e può vantare benefici e privilegi paragonabili al diritto divino dei monarchi del medioevo elevandosi al di sopra della legge e dei tribunali. Nel ribadire con fermezza la condanna a qualsiasi forma di violenza, non posso che esprimere biasimo per l’atteggiamento connivente con le frange più radicali che oggi si è manifestato all’interno del Parlamento europeo e auspico che, abbandonando letture ideologiche e visioni settarie violente e discriminatorie, a sinistra si riconosca il fatto che chi si macchia di reati e pratica la violenza non può avere nessun tipo di tutela (se non quelle previste dai codici di procedura penale per lo svolgimento di un regolare processo), né tantomeno può avere alcuna forma di giustificazione morale. Il voto di oggi del Parlamento europeo è una macchia sul concetto di democrazia”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.