“Al Salone del Libro di Torino va in scena l’ennesimo capitolo del percorso, sempre più sfrontato, verso l’imposizione dell’ideologia gender in ambito scolastico e culturale: ogni occasione è buona per veicolare e promuovere le posizioni LGBT, e poco importa se si tratta di bambini. Sono indignata, siamo dinnanzi ad una cieca e irrefrenabile corsa verso il disorientamento sessuale indotto”.
A sostenerlo Paola Ambrogio, senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere Comunale di Torino, in riferimento al laboratorio di lettura intitolato “Storie Favolose – Gli unicorni non amano gli arcobaleni”, organizzato all’interno del Salone del Libro in collaborazione con Torino Pride, famiglie Arcobaleno e Maurice GLBTQ.
“Il laboratorio di lettura – continua Roberto Ravello, dirigente regionale di FdI – sarebbe consigliato a bambini di età compresa tra i tre e i dieci anni: si tratta di una fase non solo critica, ma addirittura embrionale nell’acquisizione della propria determinazione sessuale: anche la più piccola forzatura, colposa o dolosa, avrebbe degli effetti esiziali all’interno del processo di crescita in corso”.
“Quelle provenienti dal mondo LGBT – conclude Enrico Forzese, dirigente cittadino di FdI – non sono più riconducibili a mere provocazioni identitarie: è sufficiente richiamare quanto introdotto in Spagna, dove la Ley Trans permette il cambio di sesso fin dai 14 anni, senza documenti medici o nulla osta genitoriale, per capire come vi sia un progetto più grande e strutturato di società fluida e senza identità. Una dinamica da respingere e contrastare con ogni mezzo”.