“Sono molto preoccupata dalla facilità con la quale, a volte, vengono somministrati farmaci bloccanti della pubertà, come la triptorelina, a giovani che manifestano il desiderio di cambiare sesso. Il rischio, tutt’altro che limitato, è quello di creare danni fisici oltre che psichici e di rendere irreversibile un processo a volte compiuto sull’emozione e le sensazioni di un momento. Per questo, condivido la preoccupazione della Società psicoanalitica italiana che ha inviato una lettera al Presidente Meloni nella quale si denuncia una situazione rischiosa, vittime della quale sono ragazzi e ragazzi a volte troppo giovani per una decisione così definitiva”. A dirlo il deputato di Fratelli D’Italia Maddalena Morgante, responsabile del Veneto del Dipartimento pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili del partito.