“L’inchiesta giudiziaria “Doppia curva” è stato un colpo tremendo: per Inter e Milan, per la città di Milano e per la parte sana (e maggioritaria) del tifo organizzato. L’iter giudiziario ha consentito di individuare, con sentenza di primo grado, le responsabilità penali delle persone coinvolte. Quello che invece sta avvenendo a danno di centinaia di tifosi delle curve milanesi, molti dei quali addirittura incensurati, a cui non è stato concesso di rinnovare il proprio abbonamento in curva perché ‘colpevoli’ di essere attivi nei gruppi o di aver partecipato a una contestazione pacifica, rischia di allontanarci dai principi giuridici del garantismo e di recare un danno irreparabile allo spettacolo di tifo e colore che da sempre le curve milanesi offrono alle loro squadre e al mondo intero.
In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi con colleghi di diversi schieramenti politici e insieme condividiamo l’auspicio che a breve, possibilmente prima dell’imminente inizio del campionato, società, Questura e Procura possano rivedere l’approccio tenuto fino ad oggi concordando criteri circoscritti, oggettivi e non discrezionali per gli eventuali provvedimenti di diniego. In tal modo si restituirebbe a centinaia di appassionati, che non hanno alcuna responsabilità nei reati riscontrati nelle recenti inchieste giudiziarie, la possibilità di seguire la propria squadra a San Siro e alla ‘Scala del calcio’ il calore e i colori che ne hanno fatto uno degli stadi più belli del mondo.” È quanto dichiara in una nota Carlo Fidanza, europarlamentare milanese e capodelegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles.