“Perché per un territorio come Massa Carrara colpito da varie patologie tumorali non esistono studi epidemiologici recenti? La Regione come intende intervenire affinché sia attivato un registro tumori, come chiesto anche dai sindacati, per elaborare misure dell’incidenza, mortalità, sopravvivenza e prevalenza dei tumori, e per monitorare e valutare i dati relativi all’appropriatezza e alla qualità dei servizi diagnostici terapeutici e quindi alla sopravvivenza dei pazienti?” lo chiede un’interrogazione di Fratelli d’Italia, di cui il Consigliere Vittorio Fantozzi è primo firmatario, alla Giunta regionale.
“Per zona di Massa Carrara sono a disposizione i dati di incidenza rilevati dal Registro Tumori della Regione Toscana per il periodo 2013-2015 nei residenti nell’ex Asl di Massa e Carrara ed un’analisi dei ricoveri ospedalieri per tumore nel periodo 2016-2019. Sebbene siano presenti studi fatti a livello dei comuni dall’Ispro, peraltro molto datati, non esiste un registro tumori vero e proprio certificato Airtum, previsto dalla legge -fa notare il Consigliere Fantozzi che da anni sta portando avanti questa battaglia insieme al Capogruppo in Consiglio comunale a Massa e dirigente nazionale, Alessandro Amorese- Lo Studio epidemiologico da parte di Ispro su determinanti oncogeni nelle aree di Massa Carrara e Viareggio è stato oggetto di una relazione conclusiva nel 2009. Gli studi sulla mortalità dei lavoratori di varie aziende presenti nell’area della provincia di Massa e Carrara, zona che è stata interessata da due gravi incidenti (all’Anic nel 1984 con fuoriuscita di diossine e alla Farmoplant nel 1988 nube tossica per fuoriuscita di Rogor) sono datate negli anni e le ultime risalgono al 2017”.