“La scongiurata chiusura del reparto di Medicina interna dell’ospedale di Sansepolcro è una vittoria del territorio. Ringraziamo il direttore dell’Asl Sud-Est D’Urso per averci ascoltato ed essersi adoperato per non sospendere un servizio fondamentale per Sansepolcro e la Valtiberina. Come Fratelli d’Italia abbiamo fatto quadrato attorno al diritto alla salute che è un valore non negoziabile” dichiarano il Consigliere regionale Veneri, il consigliere comunale di Sansepolcro e consigliere provinciale Laura Chieli, ed il vicepresidente della Provincia di Arezzo Nicola Carini, che hanno avuto un proficuo faccia a faccia di quasi due ore con il direttore dell’Asl Toscana Sud-Est Antonio D’Urso.
“Abbiamo rappresentato al direttore D’Urso le gravi criticità dell’ospedale di Sansepolcro e di quello di Cortona. La comunità di Sansepolcro vive da sempre la situazione di disagio di chi abita un territorio di confine, dove i servizi sono marginali per volontà della governance regionale -sottolineano gli esponenti di FdI- Chiudere un reparto per permettere le ferie al personale avrebbe significato mettere in atto un’azione propedeutica alla chiusura del reparto stesso. Il presidio sanitario di Sansepolcro sconta un sottodimensionamento, un depotenziamento dei servizi e la carenza endemica del personale medico-infermieristico. Basti pensare che, dallo scorso 1 giugno, il reparto di cardiologia resta aperto solo la mattina per 6 ore, si parla di non applicare più a Sansepolcro holter cardiaci, pressori ed eco-carotidei, come si parla che a bordo dell’ambulanza, nell’ambito della riforma del 118, non sarà più presente un medico ma solo un infermiere specializzato”.