“La nuova sfida è la programmazione strategica delle patologie croniche, che, a causa dell’invecchiamento della popolazione, hanno un crescente impatto sul SSN. È necessario lavorare su una gestione delle cronicità attraverso le cure territoriali, domiciliari, contemplando ogni fase, dalla diagnosi alla cura, dal monitoraggio alla gestione del paziente nella fase di follow up. Si va verso una sanità che deve avvicinarsi sempre più al cittadino, in modo periferico e sempre più prossimale. Il DM 77, che supera il DM 70, introduce le Case e gli Ospedali di Comunità, avvicinando ulteriormente il sistema sanitario al territorio, con una gestione qualitativamente più performante del paziente e con un impatto economico-finanziario più conveniente per le casse dello Stato. Curare il paziente fuori dagli ospedali comporta costi molto inferiori e, grazie alle nuove tecnologie, al progresso scientifico, al digitale, siamo oggi in grado di affrontare le patologie in modo preventivo, personalizzato, intervenendo in fase precoce. Questo approccio assicura maggiori possibilità di guarigione e, laddove non fosse possibile, una migliore gestione della patologia”.
Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, durante il convegno “Verso il nuovo Piano Nazionale Cronicità: prospettive e proposte”, a cui era presente Rocco Bellantone, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), e che si è svolto in Senato.