Sanità, Petrucci (FdI): “Criticità nell’assistenza infermieristica, la politica deve tener conto dei dati reali”

“Perché i vertici sanitari ci riferiscono sempre di situazioni ottimali o nella norma mentre invece pazienti e dipendenti denunciano disservizi e un carico eccessivo di lavoro?”. Sopralluogo del Consigliere regionale, insieme a Gambini e Scocca, all’ospedale Cisanello e incontro con la dott.ssa Scateni Direttore U.O. Assistenza Infermieristica AOUP.

Visita di una delegazione di Fratelli d’Italia all’ospedale Cisanello di Pisa. Il Consigliere Regionale Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità, Antonella Scocca, Dirigente FdI nel Dipartimento Sanità Nazionale FdI e auditore in Commissione Sanità regionale, Giulia Gambini, Capogruppo FdI Consiglio Comunale di Pisa, hanno incontrato la dott.ssa Monica Scateni Direttore U.O. Assistenza Infermieristica AOUP e direttore del Dipartimento Professioni Infermieristiche ed Ostetriche AOUP.

“Come mai i vertici sanitari ci riferiscono sempre che non ci sono particolari criticità da segnalare e, comunque, di organici standard ottimali, mentre, invece, pazienti e dipendenti denunciano disservizi e un carico eccessivo di lavoro e forte stress, soprattutto per chi lavora al pronto soccorso? – chiede Petrucci- Probabilmente, un conto sono i freddi e crudi numeri e un altro le disponibilità reali quotidiane. Se ci sono reparti che scoppiano e non riescono a far fronte alle necessità dei pazienti bisogna mettere mano a questi problemi intervenendo sulle falle del sistema, quindi migliorando l’organizzazione e spendendo meglio le risorse a disposizione”.

“A Cisanello operano 2900 tra infermieri, operatori socio-sanitari e ostetriche, uno standard che potrebbe essere quasi ottimale per un policlinico come quello di Cisanello, ma al tempo stesso ogni giorno il 6-7% della pianta organica sono assenti per malattia, ferie, permessi, inabilità temporanea: tradotto, ogni giorno, ci sono almeno 200/250 infermieri in meno e questo, inevitabilmente, comporta carichi di lavoro eccessivi per chi è presente, ed un peggior servizio ai pazienti!”.

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