“Il nostro sistema sanitario continua a scontare delle inefficienze incolmabili. Nella nostra Regione ci sono migliaia di posti letto vuoti nelle Rsa: non perché mancano persone che necessitano di questo tipo di assistenza, ma perché la Regione ha bloccato le quote sanitarie che consentivano l’accesso agli anziani non autosufficienti.
In Toscana ci sono 332 residenze sanitarie assistenziali che danno lavoro a oltre 14mila operatori socio-sanitari. Se la Regione non interviene aumentando la quota sociale, ferma da tempo a 53,50 euro, si rischia che questo tessuto imprenditoriale e sociale venga perso. Sono in agguato dei colossi della sanità pronti a monopolizzare il settore. E su questo la sinistra sembra avere le idee confuse.
Infatti, non dimentichiamo che il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni si propose, addirittura, di raccogliere personalmente i curriculum per la futura Rsa che sorgerà nel suo territorio comunale. Un primo cittadino sin troppo zelante!
Abbiamo quindi depositato una mozione in Consiglio regionale per chiedere l’aumento della quota sociale da 53,50 a 62,50 euro. Non lasceremo che anche questo tessuto sociale e imprenditoriale sia perso”. Lo dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.
Sanità. Torselli (FdI): “Giani batta un colpo. La Regione deve fermare l’ingresso dei colossi sanitari aumentando le risorse per le Rsa”
“Depositata una mozione in Consiglio regionale per aumentare la quota sociale da 53,50 a 62,50 euro. Le oltre 330 strutture toscane devono essere tutelate: sono 14mila gli operatori socio-sanitari impiegati nelle Rsa della Regione”