Sanità. Torselli (FdI): “La Regione fa cassa sugli ambulatori specialistici. Per Giani i medici non sono più eroi”

Presentata una mozione per stralciare il nuovo regolamento regionale

“Da mesi sappiamo che la Regione Toscana ha un buco di bilancio di oltre mezzo miliardo di euro nella sanità. Il governatore ha parlato di un aumento delle tasse, salvo poi rimangiarsi quanto detto dopo una strigliata da parte della sua maggioranza. Noi lo aspettiamo a fine anno per capire se Giani manterrà la parola data, ma intanto ‘Re Eugenio’ ha già aumentato le imposte a qualcuno.
Dal 2 novembre, infatti, è obbligatorio per la maggioranza degli ambulatori medici specialistici presentare la SCIA, la segnalazione certificata di inizio attività. In sostanza la Regione chiede una gabella di 300 euro per mettersi in regola. E’ quantomeno incredibile la situazione in cui si trovano gli studi di medicina legale che si vedono obbligati a fare la segnalazione nonostante non effettuino diagnosi e non prescrivano terapie.

E’ a dir poco vergognoso pensare di colmare i buchi della sanità toscana, provocati dall’incapacità della sinistra, tassando coloro che hanno lottato in prima linea contro il Covid. Ma non solo!! Da mesi il personale sanitario toscano lamenta di essere ridotto all’osso e stremato. E la Regione cosa fa?? Anziché trovare un modo per poter assumere medici e infermieri necessari per mandare avanti il servizio sanitario, pensa bene di tassare i liberi professionisti.
Giani e Bezzini devono stralciare il nuovo regolamento regionale che impone la SCIA ai dottori! Non si può pensare di risolvere il buco di bilancio sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini”. Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.

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