Sanità. Vietri (FdI): al Ruggi e Cava solo emergenze, questa l’eredità di De Luca

“Il Ruggi d’Aragona di Salerno vive da anni una situazione esplosiva con molteplici problemi irrisolti e vicende poco chiare alcune delle quali sono all’attenzione della Magistratura. La responsabilità, ovviamente, sono di chi non è stato in grado di organizzare i reparti e di mettere medici e infermieri nelle condizioni di poter lavorare nel miglior modo possibile. Questa è la pesante eredità che il PD, De Luca e i suoi manager nominati lasciano ai salernitani”. Lo dichiara il deputato salernitano di Fratelli d’Italia Imma Vietri. “Un esempio è il reparto di Chirurgia d’urgenza che ormai da tempo è in sofferenza per l’esiguo numero dei medici strutturati rimasti in corsia. Negli ultimi anni, infatti, oltre 22 camici bianchi sono andati via per motivi ben noti, lasciando il reparto in mano a specializzandi volenterosi ma, ovviamente, privi dell’esperienza richiesta per gli interventi di chirurgia d’urgenza. A ciò si aggiunge il problema dei chirurghi del reparto che, nonostante siano in numero ridotto, vengono distolti dalle loro specifiche funzioni perché chiamati a partecipare in maniera costante e massiccia ai turni di Pronto Soccorso. E di conseguenza vengono sostituiti da equipe miste appartenenti ad altre Unità operative di Chirurgia (trapianti, chirurgia generale, chirurgia plastica) che, nonostante abbiano eccelse professionalità, non hanno l’impostazione dell’urgenza essendo specializzate in interventi di altro genere. Ma non finisce qui. Perché sono note le carenze di tipo strutturale di natura igienico-sanitarie, segnalate anche recentemente dal sindacato Nursinid non solo ai responsabili apicali del nosocomio di via San Leonardo ma anche per conoscenza al Comando Carabinieri per la tutela della salute-Nas Salerno, che meriterebbero un intervento rapido e deciso. 

Altre criticità facilmente riscontrabili – aggiunge Vietri – riguardano il reparto di Chirurgia d’Urgenza dell’ospedale di Cava de’ Tirreni, ormai pressoché’ esistente solo sulla carta, che dispone praticamente allo stato di una sola unità’ operativa a tempo pieno. Ciò impone, conseguentemente, il trasferimento delle urgenze al Ruggi di Salerno con rischi vitali per quei pazienti che presentano traumi su cui è necessario un intervento immediato. Sempre a Cava, un solo medico è presente nella divisione di prima urgenza; a rischio chiusura è, invece, l’Ortopedia perché non ci sono ortopedici disponibili e la graduatoria di scorrimento è ormai esaurita. Un allarme che diventa ancora più preoccupante se si considera che stiamo ormai nella stagione estiva e il bacino di utenza, complice anche la vicinanza con la Costiera Amalfitana ed il flusso di turisti, è già di gran lunga raddoppiato. Una situazione davvero esplosiva, destinata anche a peggiorare quando inizieranno le ferie del già ridotto personale in servizio. Un quadro desolante frutto della malagestione del governatore De Luca, che da ben dieci anni detiene per se la delega alla Sanità e che dunque è l’unico responsabile politico di questa drammatica situazione. E non saranno certamente le nomine dirigenziali fatte last minute a nascondere tutto questo. De Luca si sta comportando come un monarca a fine regno, ma la Campania non è un feudo e presto se ne accorgerà. Presenterò – conclude Vietri – un’interrogazione al Ministro Schillaci per capire come mai non si riesce a garantire neanche il minimo indispensabile, visto che si ‘decanta’ una sanità di eccellenza, mentre al contrario le soluzioni organizzative di buon senso nella sanità campana mancano completamente”.

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