“Non fa bene all’Italia trasformare ogni questione in una battaglia tra il bianco e nero, tra Guelfi e Ghibellini. Ci sono le leggi che parlano chiaro, a partire dalla Costituzione dove, all’articolo 27, è ben esplicito il principio di non colpevolezza. Per cui, se i giornalisti svolgono il loro lavoro e i magistrati fanno altrettanto, non possiamo accettare un ritorno ai medievali processi sommari di piazza. Per quanto concerne il caso legato a una presunta indagine che coinvolgerebbe le società gestite dal Ministro Santanché siamo per ora di fronte a un’inchiesta giornalistica. Lo stesso Ministro ha dichiarato di non aver ricevuto nessun avviso di garanzia da parte della magistratura, tantomeno un avviso di conclusione indagini a suo carico con conseguente rinvio a giudizio. Questi sono i fatti. Chiedere ora dimissioni o considerare, anche nelle dichiarazioni, il Ministro colpevole è non solo poco elegante ma rappresenta anche una violazione della normativa nazionale ed europea”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della V Commissione Bilancio.