Sardegna. Zedda (FdI): Consulta dà ragione a Governo su utilizzo materie prime strategiche

“Con la sentenza numero 136, depositata oggi, la Corte Costituzionale ha dichiarato in parte  inammissibili e in parte infondate le questioni di legittimità costituzionale promosse  dalla Presidente Todde, lei dirà per nome e per conto della Regione autonoma della Sardegna ma in realtà è solo per nome e conto dell’ottusità ideologica e politica della Presidente e di tutta la maggioranza del campo Largo che la sostiene e che ha fatto perdere un anno di programmazione alla nostra, infaticabile e prospera terra. Grazie alla legge 8 agosto 2024 numero 115, nata da un decreto Legge del governo Meloni, riguardante il procedimento di riconoscimento del carattere strategico di un progetto di estrazione, trasformazione o riciclaggio di materie prime critiche strategiche, la Sardegna sarebbe potuta essere tra le regioni trainanti il settore in oggetto. Invece abbiamo perso un anno di tempo ed i soldi dei contribuenti con un ricorso che oggi sancisce la sovranità e l’autonomia della nostra meravigliosa Isola e evidenzia come il governo Meloni, con la sua azione, tenda semplicemente ad esaltarne le caratteristiche intrinseche, minerarie e strutturali e il suo forte carattere autonomo. La Todde smetta di vedere nel Governo Meloni un nemico e inizi a governare questa terra, per regolare le tante possibilità e tutelare le tante peculiarità, almeno nei pochi mesi che le rimangono da qui alla decadenza”.

Lo dichiara il vicepresidente di Fratelli d’Italia in Senato, Antonella Zedda.

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