“Non stupisce che l’ex ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli sia contraria alla proposta di Fratelli d’Italia di reintrodurre i voti nella scuola primaria. Come ha spiegato bene ieri al Meeting di Rimini Giorgia Meloni, il nostro obiettivo è quello di rimettere al centro del sistema educativo il merito, il talento e le capacità degli studenti. L’esatto contrario di quanto fatto in questi anni dalla sinistra e dal Partito democratico alla guida della Nazione. È ormai assodato che il sistema di valutazione con i soli giudizi descrittivi abbia creato numerosi problemi e tutti sanno che è stato fortemente criticato anche da autorevoli pedagogisti. Numeri e giudizi descrittivi sono, infatti, cose diverse e su questi ultimi incide maggiormente la discrezionalità del docente. Inoltre, è più difficile formulare valutazioni che siano oggettive e trasparenti. Nessuna semplificazione o deresponsabilizzazione del docente, come sostiene la Fedeli, ma l’esatto contrario. Crediamo nel valore educativo e pedagogico del giudizio e in una scuola completamente diversa, lontana anni luce da quella “macchina di diseguaglianza” fondata sul livellamento al ribasso che punisce i migliori e chi è più capace. Una scuola diametralmente diversa da quella che piace tanto al Pd e alla sinistra.
È ipocrita sostenere che un giudizio negativo sia per l’alunno meglio di un brutto voto”.
Lo dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti ed Ella Bucalo, rispettivamente responsabili dipartimento istruzione e scuola.