Questo fine settimana a Roma “va in scena il consueto film surreale tipico della sinistra. Mentre l’assessora alla Scuola di Roma organizza Edufestival, una kermesse dell’educazione 0-6 con tanto di lectio magistralis, professori universitari e premi Nobel, la realtà nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali è ben diversa.
Centinaia di educatrici e insegnanti precarie lavorano con contratti giornalieri, senza garanzie né stabilità, costrette a gestire classi sovraffollate e assenze non coperte. In queste condizioni è impossibile praticare la pedagogia tanto decantata nei convegni universitari”. Lo dichiarano in una nota gli esponenti di Fratelli d’Italia: Marco Perissa, Laura Marsilio e Chiara Del Guerra.
Le educatrici “sono costrette a garantire soltanto la sorveglianza, tornando di fatto alla mera
assistenza al posto dell’educazione nei servizi 0-6 – aggiungono -. È paradossale che proprio coloro che, ai tempi della riforma Gelmini, si indignavano per le classi pollaio e per la mancanza di tutele, oggi propongano un regolamento delle supplenze ispirato unicamente alla logica del risparmio, in aperto contrasto con ogni principio pedagogico.
Si arriva perfino a ipotizzare lo spostamento dei bambini da una sezione all’altra per una “migliore
gestione delle risorse. Invece di scaricare le responsabilita’ sul governo nazionale, come nella favola della futura proroga o nella questione dei titoli di studio, generata dalla legge del Pd sulla buona scuola, l’assessora dovrebbe affrontare concretamente la situazione dei servizi
educativi romani, dove il personale evita il collasso solo grazie al proprio senso di responsabilità. Non bastano i festival: servono risposte e rispetto per chi ogni giorno tiene aperti i servizi educativi della Capitale”