Scuola, Rampelli (VpC-FdI): Bonaccini mina la centralità dello Stato

“Il governatore Bonaccini dovrebbe valutare con maggiore discernimento il ricorso alla Corte Costituzionale opposto dall’Emilia Romagna per sua iniziativa sulle materie scolastiche, contestando al Ministro Valditara anche lo stanziamento fondi sulla legge di bilancio in favore del personale scolastico. È quantomeno bizzarro che la realizzazione del Pnrr in questo settore andasse bene finché governava Draghi mentre oggi viene contestato da Bonaccini che trascina con sé in questo delirio altre Regioni governate dal centrosinistra. Le motivazioni poi sono lunari. Da una parte si accusa il governo di voler minacciare l’autonomia scolastica dei dirigenti, come se la sua difesa fosse materia regionale e non nazionale; dall’altra si pretende di gestire la scuola come variabile indipendente del dato demografico per la diminuzione degli alunni, infine si vorrebbe usare la conferenza Stato Regioni come camera di compensazione per opporsi al governo, secondo la vetusta quanto sgangherata logica della minoranza sfascista. In ognuna di queste condizioni si legge incompetenza, peggio, volontà di mettere a rischio l’unità del sistema nazionale dell’istruzione. Da un lato il Pd grida contro l’autonomia differenziata e dall’altro sembra voler far gestire il personale scolastico alle regioni… sarà forse la botta presa con la vittoria della Schlein”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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