“Basta con le chiusure indiscriminate. Le realtà che possono aprire in sicurezza devono poter ripartire immediatamente per fermare lo stillicidio che è già costato centinaia di migliaia di posti di lavoro. Grazie al lavoro fatto dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia sul territorio, potremo migliorare il Decreto Sostegni per aiutare veramente le imprese”: questo il commento del senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo al termine del flash mob “Se mi chiudi, non mi chiedi. La voce delle imprese venete” che si è svolto questa mattina in Campo San Geremia a Venezia.
In occasione della manifestazione, il gruppo FdI in consiglio regionale ha consegnato ai quattro parlamentari veneti del partito di Giorgia Meloni – i senatori Luca De Carlo e Adolfo Urso e i deputati Ciro Maschio e Maria Cristina Caretta – un documento in cui sono state raccolte “tutte le istanze delle tante categorie dimenticate dal governo ascoltate dai nostri consiglieri in Veneto, richieste che tradurremo in emendamenti al Decreto Sostegni sia al Senato che alla Camera, per dare risposte concrete alle attività”, sottolinea De Carlo. “I vari ristori si sono rivelati inutili: secondo la Cgia di Mestre, a fronte dei 29 miliardi di aiuti diretti si è registrato un crollo di fatturato pari a 423 miliardi, pari quindi a meno del 7% delle perdite. Basta quindi con le chiusure indiscriminate e per categoria: chi ha investito in sicurezza per i lavoratori e i clienti possa riaprire subito, e si acceleri con la campagna vaccinale”.
In Veneto si stima un crollo di posti di lavoro, tra mancate assunzioni e rapporti di lavoro cessati, pari a 38mila unità, la maggior parte delle quali nel settore turistico; 450mila invece i posti di lavoro persi a livello nazionale.
“Questo lungo periodo di chiusura ci preoccupa molto per il futuro dell’economia e della tenuta sociale della nazione”, conclude De Carlo. “La littorina dell’Italia che è il Veneto è stata bloccata dalle decisioni sulle chiusure, e le piccole e medie imprese, il tessuto vivo ed operativo della nostra regione, sono state umiliate e dimenticare da un governo che invece strizza l’occhiolino alle multinazionali. Fratelli d’Italia è l’unica voce di dissenso a questa linea unica di pensiero, ed è quindi nostro dovere rappresentare in Parlamento chi non ha voce”.