Sei migranti dicono tutti di essere padri dello stesso figlio per ottenere la residenza in Francia

Sei uomini migranti provenienti dalla Costa d’Avorio hanno tutti affermato di essere il padre di un figlio nel dipartimento della Manica, nel nord della Francia, in modo che ciascuno di loro possa rivendicare la residenza in Francia.

Il tribunale di Coutances di Manche ha scoperto che almeno sei uomini avevano affermato di essere il padre del bambino, nato nel 2012 da madre francese rimasta incinta dopo essere uscita di casa all’età di diciotto anni per stare con un uomo del Costa d’Avorio.

L’uomo che ha causato la gravidanza della giovane donna ha riconosciuto di essere il padre del bambino e così facendo ha potuto richiedere un permesso di soggiorno. Altri membri della comunità della Costa d’Avorio hanno deciso di copiare le sue azioni, con l’aiuto della madre del bambino registrandosi come padre del bambino in diversi municipi della regione, riferisce Actu .

Si dice che anche un altro individuo della Costa d’Avorio che vive nel comune di Saint-Lô stesse aiutando gli uomini insieme alla giovane madre, che non credeva che quello che stava facendo fosse effettivamente illegale. Il tribunale ha condannato l’organizzatore della truffa a sei mesi di reclusione, mentre gli altri coinvolti sono stati condannati a pene sospese.

Truffe simili per aiutare i migranti a ottenere permessi di soggiorno francesi sono state viste negli ultimi anni in alcune parti del paese.

Nel 2019, un project manager della città di Villepinte è stato accusato di aver aiutato i migranti a ottenere la residenza dai cosiddetti “matrimoni bianchi”, finte unioni tra migranti e cittadini francesi. Si dice che il funzionario di 50 anni sia stato coinvolto in una dozzina di matrimoni bianchi nell’arco di due anni.

Altri programmi per ottenere la residenza o semplicemente per evitare l’espulsione hanno coinvolto migranti che falsificano documenti per affermare di essere minorenni poiché i migranti minori vengono raramente espulsi e spesso ottengono un trattamento preferenziale rispetto agli adulti.

Nel 2018, una rete di migranti della Costa d’Avorio è stata catturata dalla polizia a Montpellier mentre falsificava documenti e si dice che abbia lavorato direttamente con i trafficanti di esseri umani che operano in Libia.

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Redazione
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La Redazione de La Voce del Patriota

4 Commenti

  1. Meno male che li aiutavano ad avere il permesso di stare in Francia, sennò questi qui ce li ritrovavamo tutti in Italia. Sapete benissimo che i Francesi per la loro “grandeur” esportano la lingua e la cultura, mezza Africa è francofona e si sente francese, dunque legittimamente vuole andare nella sua “patria”, che però non li vuole… Così nel viaggio passano ovviamente per l’Italia e se non riescono a stabilirsi in Francia perchè respinti, secondo voi dove si stabiliscono?? IN ITALIA ! Bravi dunque quei francesi solidali che consentivano a questi Africani di stare legalmente nella loro “patria” francofona !! E noi glieli dobbiamo spedire, non certo tenerceli in Italia perchè c’è il mare che li separa dall’Africa: tutti in Francia !

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