Sei picchiatore? Alleanza Verdi Sinistra ti porta sulla retta via, al Parlamento europeo

La vicenda di Ilaria Salis, nostra concittadina detenuta in Ungheria, subisce da mesi una strenua strumentalizzazione politica da parte di tutte le sinistre italiane, PD, M5S, AVS e compagni collaterali. Non si pensava che si arrivasse a tanto eppure, dopo l’ampio sfruttamento del caso a fini politici, ha preso piede l’idea di candidare la giovane donna alle elezioni europee del prossimo giugno. Subito, è sembrato disponibile il Partito Democratico, ma nel giro di pochi giorni è sfumata tale possibilità, non si sa bene se per un ripensamento dello stesso PD o a causa di un rifiuto della Salis, che forse considera troppo moderato il partito di Elly Schlein, essendo lei, non è un mistero, una militante di estrema sinistra.

Allora, si è fatta avanti la piccola pattuglia dei comunisti dipinti di verde, cioè, Alleanza Verdi Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, e con AVS, come ha confermato anche il padre della donna, Roberto Salis, si è trovato la quadra, quindi, Ilaria Salis è ufficialmente candidata per il Parlamento europeo nelle liste della formazione di Bonelli e Fratoianni. La premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani hanno ripetuto più volte come l’utilizzo politico della situazione giudiziaria di Ilaria Salis non aiuti anzitutto la diretta interessata e sia perlopiù controproducente, ma a sinistra non ci sentono. Adesso, la candidatura alle Europee impone una serie di ulteriori considerazioni. Il buonsenso, a cui si ispira il Governo italiano, dopo aver visto la donna incatenata e con il “guinzaglio” in quell’aula di Tribunale a Budapest, spinge a fare il possibile per alleggerire e umanizzare la detenzione, ricordando che i governi, sia quello di Roma che quello ungherese, hanno davanti a loro il paletto della indipendenza della magistratura.

A quanto pare, il lavoro non spettacolare e non giornalistico, diverso dal clamore mediatico perseguito dalle sinistre, del Governo Meloni, sta dando qualche frutto perché le condizioni carcerarie di Ilaria Salis sono andate incontro di recente ad un miglioramento come ha riconosciuto il padre Roberto. Oltre a questo, ci si inerpica per un sentiero tortuoso. Oltre all’aiuto finalizzato a rendere la detenzione degna di una democrazia liberale ed europea, vi può essere solo la ricerca della impunità attraverso scappatoie più o meno scaltre, l’assoluzione a priori per affinità ideologiche, (a qualcuno piace l’estremismo rosso della Salis e AVS è uno degli ammiratori, e se l’insegnante di Monza fosse stata, per dire, una neonazista, sempre detenuta all’estero, di sicuro Bonelli e Fratoianni non l’avrebbero candidata), infine, l’inopportuna santificazione. È chiaro che Alleanza Verdi Sinistra tenta di costruire per Ilaria Salis un sotterfugio al carcere, una via d’uscita dalla pesante situazione giudiziaria attraverso la candidatura a Strasburgo e compie una operazione politica del tutto sgradevole, che deve essere bocciata a livello elettorale.

Lo ricordiamo per l’ennesima volta, la Salis non è una perseguitata politica a causa delle sue idee, magari dal governo di Viktor Orban, non è Alexei Navalny, ma si trova in carcere per avere partecipato, insieme ad una nota organizzazione di estremisti continentali, in gran parte tedeschi, la Hammerbande, ad aggressioni fisiche in Ungheria ed è giusto che non venga sottratta alle proprie responsabilità. Bonelli e Fratoianni lanciano inoltre un messaggio diseducativo, soprattutto per i più giovani. Conta relativamente la gravità dei reati commessi se si appartiene ad un certo mondo, e i compagni che sbagliano troveranno sempre una sponda presso quelli un poco più saggi e un po’ meno maneschi.

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Roberto Penna
Roberto Penna
Roberto Penna nasce a Bra, Cn, il 13 gennaio 1975. Vive e lavora tuttora in Piemonte. Per passione ama analizzare i fatti di politica nazionale e internazionale da un punto di vista conservatore.

1 commento

  1. Da sempre ‘certi’ personaggi con connotazione politica ben identificabile trovano sponda salvifica nell’arco arcobaleno della sinistra: da Toni Negri in poi sono decine i nomi caldi che hanno trovato la loro ‘coperta di Linus’. Occorre ripristinare il premio alla bontà “Livio Tempesta” da assegnare ai ….. paraculi.

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