Un confronto acceso ma costruttivo. Sul palco, davanti a una platea partecipe, Giovanni Donzelli (responsabile organizzazione FdI) e Stefano Bonaccini (Europarlamentare PD) hanno discusso senza freni su giustizia, politica estera, consenso elettorale e tanto altro.
A moderare l’incontro, Andrea Piepoli di Gioventù Nazionale, che ha aperto con un messaggio diretto al cuore dei giovani militanti di destra. “Hanno provato a dirci cosa dobbiamo essere, cosa dobbiamo pensare, ma soprattutto hanno provato a spegnere la fiamma della destra giovanile, e hanno fallito! Siamo un’alternativa concreta per i giovani. Non c’è infiltrato che possa fermarci.”
Entra poi nel merito dell’incontro: “Non rinunciamo al confronto ed è per questo che abbiamo pensato a questo dibattito.”
Piepoli rompe il ghiaccio: “Avete approvato la riforma della giustizia in terza lettura alla Camera, ma cosa è successo alla fine, vi siete menati?”
Donzelli parte subito all’attacco: “La sinistra parla di non violenza, ma intanto, negli ultimi giorni, a Genova un consigliere comunale del PD ha detto, rivolgendosi ai nostri, di ‘averci già appesi per i piedi una volta’. E in Parlamento hanno cercato di aggredire il ministro degli Esteri.”
Poi però difende la “serietà” che constraddistingue Bonaccini: “Non mi riferisco a Stefano, che invece ha sempre condannato gli atti violenti, per esempio contro i ragazzi di destra a Bologna.”
Bonaccini richiama Donzelli alla prudenza sui sondaggi e le prossime elezioni: “Avete consenso, sì. Ma Salvini nel 2019 era al 30% e i 5 Stelle dopo un anno e mezzo hanno visto crollare il loro consenso. Alle prossime regionali possiamo vincere, e non di poco.”
Dalla platea qualcuno lo provoca: “Dovresti lasciare la Schlein e passare con noi.” Bonaccini risponde ironico: “Lo vedo poco probabile.”
Poi aggiunge: “L’importante è costruire un’alternativa seria. Non ci sono nemici, solo avversari: diamoci una mano reciprocamente su questo.”
Donzelli sulle ultime affermazioni riguardo alla “mano reciproca” attacca: “Potrei controfirmare l’80% delle cose che hai detto. Ma Schlein ha appena scritto che bloccheranno il Parlamento finché Meloni non riferirà sulla questione Gaza. Come se fosse colpa del governo.”
Bonaccini ribatte: “Ho sempre difeso Israele, ma proprio perché ha vissuto l’Olocausto non mi sarei mai aspettato tutto questo. Nessuno dice che sia colpa di Meloni.”
Donzelli non ci sta e tuona: “Perché volete bloccare il parlamento che è espressione della volontà popolare? Ma soprattutto, allora, perché fate gli sciacalli sui morti per strappare due voti? “
A quel punto Andrea Piepoli interviene e sposta l’attenzione sul tema della “Flotilla”.
Bonaccini, in sintesi, si limita a definirla una bella e giusta iniziativa.
Di tutt’altro avviso Donzelli: “È sì un messaggio politico legittimo, ma profondamente strumentale. Non fa che complicare ulteriormente la situazione.”
Sull’Ucraina entrambi si trovano d’accordo. Bonaccini afferma di condividere l’operato del Governo.
Poi Andrea solleva il tema delle pipe per il crack distribuite a Bologna. Passa la palla prima a Bonaccini: “La lotta alla droga va fatta senza quartiere, ma serve anche quella che viene chiamata riduzione del danno. ”
Donzelli replica duramente: “La riduzione del danno non è consegnare pipe per il crack. Così mandi il messaggio che drogarsi è accettabile. La verità è che se ti droghi uccidi il tuo futuro, aiuti le mafie e ti distruggi. Bisogna ribadire che TUTTE le droghe fanno SCHIFO!”
Sulla vicenda di Ilaria Salis, Bonaccini si nasconde ma non troppo: “Non si fugge dai processi, ma mi preoccupano le garanzie di diritto offerte dall’Ungheria.”
Sulle elezioni regionali Bonaccini istiga nuovamente: “Se dovete far scendere Meloni, Salvini e Tajani nelle Marche, vi state preoccupando.” Donzelli, dopo aver spiegato che Giorgia è sempre presente durante le campagne elettorali (e non solo), coglie la palla al balzo e replica goliardicamente (ma non troppo): “Voi mandate Schlein, a noi fate un piacere.”
Piepoli pone alla fine 2 domande simboliche:
- Cos’è la sinistra per Bonaccini? “È stata la mia vita. È dignità. Significa impegnarsi per i più poveri, ma avere a mente anche l’importanza del ruolo delle imprese”.
- Cos’è la destra per Donzelli? “Spiritualità, libertà, comunità. È la derivazione di Dio, Patria e Famiglia.”
Piepoli infine chiude i lavori ricordando l’importanza del confronto democratico e del dibattito libero (appunto, “senza filtri”): “Non sarete d’accordo su molte cose, ma l’importante è confrontarsi. E oggi lo abbiamo fatto, senza peli sulla lingua.”