“A un anno esatto, non è cambiato assolutamente nulla, a un anno esatto ci ritroviamo nella stessa identica situazione. A pagarne le spese sono sempre i più piccoli, i più indifesi i più ignorati e meno considerati, i bambini piccoli delle fasce 0-6. È trascorso un anno, il personale scolastico è stato in gran parte vaccinato, i casi di positivi nei nidi e nelle scuole dell’infanzia sono praticamente vicini allo zero, eppure il Governo costringe nuovamente alla chiusura servizi indispensabili a rendere possibile il lavoro agile ai genitori ovvero la possibilità di svolgere i mestieri delicati e indispensabili di medici, infermieri, poliziotti, farmacisti, lavoratori dei supermercati, autisti di mezzi pubblici. Come dovrebbero fare queste persone?
Per non parlare del danno che viene procurato alle creature, psicologico e pedagogico, privandole dei fondamenti della socialità e del diritto di crescita e sviluppo dell’apprendimento.
Infine il duro colpo inferto ai piccoli imprenditori, molti dei quali sono ancora in attesa di ricevere gli aiuti che pure erano stati stanziati in un Decreto grazie a un emendamento di Featelli d’Italia.
Faccio appello ai ministri di centrodestra, Correggete questa decisione surreale e mantenete aperti anche in zona rossa i servizi educativi 0-6, garantendo il giusto supporto alle famiglie che non sono in grado di conciliare il lavoro con l’accufimento diurno dei bambini”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.