Shoah, ipocrisia sinistra. Gli ebrei: “Ricordate Auschwitz ma applaudite Hamas”

Dal 7 ottobre 2023, la sinistra è andata nettamente in difficoltà, navigando in una ambiguità che non vorrebbe scontentare nessuno, ma che in realtà fa infuriare sia la galassia pro-Pal, sia i membri delle comunità ebraiche di tutta Italia, che chiedono giustamente chiarezza: da che parte state?

Non basta più il messaggino che ogni 27 gennaio i dem lanciano agli organi di stampa per dimostrare la loro vicinanza al mondo ebraico e per commemorare l’Olocausto. Il classico messaggino che, come detto, non vorrebbe scontentare nessuno. Bisogna essere netti: in Medio Oriente non si possono avere ambiguità, o si sta dalla parte di uno Stato democratico o dalla parte di terroristi, fondamentalisti e per giunta nemici della nostra cultura, pur difendendo le sorti di una popolazione che è in realtà vittima della dittatura che la governa.

Eccolo il messaggino del Pd, copiato e incollato da quelli degli scorsi anni: “Tenere viva la memoria oggi, mentre l’odio continua a farsi largo nelle nostre società e si consumano nuove tragedie, è un dovere civile di tutte e tutti. Onorare la memoria significa anche proteggere la verità e metterla al riparo dal negazionismo, dai rigurgiti di antisemitismo, da ogni forma di razzismo e di odio, dalla disinformazione e da chi tenta di riscrivere la storia a proprio vantaggio”.

Condivisibile, ovviamente. Ma privo di forza, privo di carisma. Dopo un anno passato a minimizzare le azioni (e molto spesso i reati) dei pro-Pal, dopo un anno trascorso a solidarizzare con chi scendeva in piazza per esporre cartelli contro i cosiddetti “agenti sionisti”, ci si aspettava un messaggio più netto, con cui chiarire che, anche oltre il Giorno della Memoria, la sinistra sarebbe stata più solidale con il mondo ebraico per combattere quell’antisemitismo che ieri, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni ha definito “politico”, in quanto rientrante in un contesto globale nuovo, che si manifesta in un odio contro Israele. E così non ci si può definire nemici dell’antisemitismo se allo stesso tempo si tifa contro lo Stato ebraico. Una ambiguità in cui il Pd è cascato in pieno.

Gli ebrei italiani non sono riusciti a non far notare tale ipocrisia. Il post su Facebook pubblicato da Progetto Dreyfus, associazione che combatte l’antisemitismo, è emblematico: “Ricordate Auschwitz ma applaudite Hamas. Vergogna”. A fianco, l’immagine di uno dei cartelli insanguinati esposti dai pro-Pal: l’agente sionista criticata, in quel caso, era proprio Elly Schlein. Come per far notare a cosa porta l’ambiguità della sinistra: l’odio dei pro-Pal vi si rivolta contro.

Antisemiti di destra e di sinistra?

L’Olocausto è uno dei momenti più bassi della storia dell’umanità. Assioma riconosciuto da tutti e provato dall’orrore di quei campi di sterminio ideati dalle menti folli dei nazisti con la complicità del fascismo. Questo è ormai assodato. Ma c’è chi quell’Olocausto vorrebbe riportarlo in pratica. Il diluvio al-Aqsa assunse connotati simili, con l’uccisione senza particolari distinzioni di centinaia di giovani ebrei e dei neonati nei kibbutz. E in Italia, durante gli stessi cortei minimizzati dai progressisti, comparivano analogie (con fini non certo denigratori, anzi…) tra Hamas e Hitler. Analogie molto simili a esortazioni, sproni a fare di più. Quasi come se ci fosse un antisemitismo da condannare e uno da tollerare…

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