Shoah. Terzi (FdI): pagina più nera dell’Europa nella storia contemporanea

“Oggi, 27 gennaio, commemoriamo la Giornata della Memoria, la memoria delle mostruose sofferenze inflitte da una ideologia violenta, totalitaria, razzista e antisemita contro il popolo ebraico. La Shoah rappresenta la pagina più nera dell’Europa nella storia contemporanea, il suo momento più buio. Buio perché quando si strappa a uomini, donne e bambini la dignità umana e si ghettizzano, escludono o eliminano nel nome di una ideologia criminale significa che l’umanità è terminata. Assenza e negazione dell’umanità, questo è stata la Shoah. Campi di sterminio – di lavoro, di torture, di persone usate come cavie umane in nome della scienza dai totalitarismi – ecco il dramma dell’Olocausto, un genocidio che non può essere scisso dalla storia delle tirannidi del Novecento. Oggi, più che mai, comprendiamo quanto il ricordo sia fondamentale: noi siamo la nostra memoria e senza di essa la nostra esistenza è un nulla. La Shoah deve essere un monito di ciò che mai più deve accadere, un’occasione di riflessione affinché quanto è accaduto non possa, né oggi né domani, ripetersi. Eppure l’odio nei confronti dei “nostri fratelli maggiori”– così Papa Giovanni XXIII definì il popolo ebraico – è ancora, purtroppo, esistente.

L’attacco genocidario di Hamas del 7 ottobre scorso avrebbe dovuto ancor più accrescere in tutti noi l’impegno morale a combattere l’antisemitismo e lottare contro ogni forma di indifferenza, o peggio ancora, di ostruzionismo e di negazionismo. Invece, nelle nostre piazze occidentali abbiamo purtroppo assistito in questi ultimi mesi a manifestazioni, anche violente, e a un’ondata di dichiarazioni di chiaro stampo antisionista. Abbiamo assistito a un enorme controsenso, il sentire sul palco della manifestazione contro la violenza sulle donne relatrici inneggiare ai fondamentalisti di Hamas. Pura ipocrisia e ignoranza della realtà dei fatti, perché va detto, tali terroristi jihadisti hanno usato la violenza sulle donne israeliane come strumento di guerra – donne violate da vive e da morte, corpi smembrati, seni mutilati e poi bruciati. Mi sono unito anche io all’appello internazionale di riconoscere e definire tale massacro compiuto sulle donne come “femminicidio di guerra” e non mero stupro. Le brutalità che Hamas ha commesso, e continua a commettere sugli ostaggi, e in particolare contro il genere femminile, sono abiette e spregevoli. Oggi, come sempre, è nostro compito essere netti: no al terrorismo genocidario di Hamas, sì all’integrità e al diritto alla difesa dello Stato di Israele. No al ridimensionamento di quanto è accaduto il 7 ottobre scorso, sì allo sradicamento del seme dell’antisemitismo e dell’odio nei confronti degli ebrei dalla nostra società. No al tentativo di revisionare la storia, negando persino la veridicità di ciò che i testimoni della Shoah raccontano e hanno vissuto. Sì alla Giornata della Memoria, in ricordo di coloro che hanno vissuto il dramma dell’Olocausto e in ricordo di chi, in anni di orrore e barbarie, è rimasto tra i Giusti.

Tornano alla mente le parole che Elie Wiesel, il 27 gennaio 2010, pronunciò di fronte al Parlamento italiano: “Oggi dovremmo dedicare la giornata non solo al ricordo, ma anche alla riflessione e alla presa di coscienza”. Difendiamo quindi sempre i valori e gli ideali che ci hanno reso l’Occidente che siamo e ricordiamo sempre, non solo oggi, gli immensi sacrifici che abbiamo compiuto e le atrocità che abbiamo superato per poterci definire liberi. E non commettiamo l’errore di essere smemorati e ricordare saltuariamente la Shoah perché è soprattutto nell’ordinarietà degli eventi che la violenza, l’odio e l’antisemitismo devono essere combattuti”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Politiche Ue, Giulio Terzi di Sant’Agata.

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