“Il governo metta in atto le nostre proposte per uscire da questa crisi idrica di cui si fa perfino fatica a parlare, tenuto conto che l’Italia è la nazione più ricca in Europa di corsi d’acqua che sono 7546, di cui 342 laghi”.
Lo ha dichiarato in aula il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, responsabile nazionale del Dipartimento Agricoltura di FdI.
“La crisi dell’agricoltura – sottolinea De Carlo – era già in atto, considerando l’aumento esponenziale del prezzo del carburante. Ma guardando alla siccità che colpisce oggi il nostro Paese, dobbiamo partire dalla considerazione che solo il 10 per cento dell’acqua disponibile viene utilizzato per uso civile, mentre il restante 90 per cento serve per le coltivazioni, per l’industria e per la produzione energetica”.
“Dobbiamo destinare più risorse agli interventi – osserva De Carlo – perché solo 400 milioni su 4 miliardi e mezzo previsti per l’agricoltura dal Pnrr sono destinati alla realizzazione degli invasi. L’Italia è la nazione fanalino di coda in Europa per il recupero delle acque, occorre spendere di meno, coltivare di più e prendere anche in considerazione altre ipotesi, come i costi dei dissalatori per avere più acqua dolce, come ad esempio fanno in Israele”.
“La transizione ecologica – conclude De Carlo la si fa con l’innovazione tecnologica e non con la decrescita felice, serve un governo forte e autorevole per cui l’auspicio è che presto venga restituita la parola agli italiani per decidere da chi farsi governare”.