“Quando si discute di antifascismo, sarebbe opportuno occuparsi anche di fascismo rosso, cioè di quel fascismo di chi, in nome dell’antifascismo militante, impedisce agli altri di esprimersi pubblicamente o distribuire volantini. Il fascismo rosso – stessa faccia del comunismo – espone drappi titini jugoslavi e rossi sovietici, inneggia a Tito e alle foibe, invoca violenza ed esprime anti-italianità, brucia corone di fiori che ricordano giovani uccisi. Ciò che fa inorridire è che a questa violenza verbale e non solo, non segua alcuna ferma condanna da alcuni partiti politici. Esprimo quindi vicinanza alle comunità degli esuli istriani e dalmati, e a tutti coloro oggetto di questa violenza compiuta in nome della democrazia”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Giovanni Berrino.