“La necessità di due Cpr in Toscana, uno destinato ai clandestini ed uno per gli spacciatori, è dettata non solo dal buon senso, ma dall’evidenza dei fatti. Penso a Firenze, capoluogo nel quale gli eventi criminali sono ormai costanti, come quelli avvenuti nei mesi e anche nelle scorse ore nel Quartiere 2, un esempio su tutti, e che sono spesso connessi alla droga. Come ha sottolineato l’Onorevole Donzelli, siamo colpiti dal fatto che la Toscana sia una delle poche regioni che persevera a fare ostruzionismo insensato sulla realizzazione del Cpr. É stato grazie alle nostre numerose sollecitazioni con la Prefettura, la Questura ed il Comando Provinciale dei Carabinieri, che le zone rosse sono state estese anche a quartieri, come quello di Campo di Marte Coverciano, storicamente tranquilli. É evidente però che non basti, che serva un poderoso cambio di passo. Perché la realtà, oggi, è fatta dalla frustrazione di agenti e di militari che dopo aver arrestato 4 o 5 volte le stesse persone che spacciano sotto casa e nei pressi delle scuole, le ritrovano in strada a fare lo stesso. Tutto questo va fermato. La sinistra che, con lassismo, ha governato la Toscana e alcune città voltandosi dall’altra parte, oggi, dicendo no al Cpr, si dimostra soltanto sconnessa dalla realtà. È utile ricordarle che le parole ideologiche stanno a zero e che il Cpr sarà realizzato dal governo anche senza il consenso della Regione Toscana”.
Lo scrive, in una nota, il senatore fiorentino di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.