“Ho il vago sospetto che ci sia un problema linguistico nel gergo della sinistra quando parla di legalità. Tutti i cittadini lo sanno, tranne loro, che il problema della sicurezza è distribuito equamente in tutto il territorio nazionale e che nelle carceri il 35% dei detenuti è composto da immigrati.
Declinare la sicurezza nei dibattiti parlando di approccio securitario è fare ideologia a vanvera. I cittadini onesti sono i soggetti fragili che lo Stato deve difendere. Il Governo Meloni, per la prima volta in Italia, fa un intervento sociale che è anche securitario. A Caivano sono stati realizzati impianti sportivi e ricreativi, le Fiamme Oro, cioè la polizia di Stato, si vanno a prendere i ragazzi dai caseggiati popolari dove la camorra imperversava, per strapparli alla logica dell’illegalita, dello spaccio di droga, delle occupazioni abusive. L’inclusione sociale passa per la conquista della sicurezza, solo degli asini o dei fiancheggiatori di chi viola la legge possono metterli l’una contro l’altra disprezzando l’attivismo del Governo nel presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine. Almeno noi abbiamo iniziato questo percorso”.
Lo dichiara il Vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, nel corso della trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre.