“Perché il Comune di Carrara ha approvato il progetto del nuovo parcheggio pubblico in un’area non bonificata?”. Lo chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, dopo che lo scorso 23 dicembre la Giunta comunale di Carrara ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economico dei lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio per mezzi pesanti, per un importo complessivo superiore a 1,2 milioni di euro.
“Si tratta del Lotto 7 dell’ex Italiana Coke. L’area di proprietà comunale, in cui sorgerà il nuovo parcheggio pubblico per mezzi pesanti, è inclusa nel Sir di Massa-Carrara. Le terre e rocce di scavo, come per altro spiega lo stesso Comune, dovranno essere analizzate per escludere che siano contaminate. Preoccupa, soprattutto, la situazione della falda, che, come l’intero acquifero dell’ex cokeria, non è mai stata bonificata ed è ancora piena di veleni. Non lo diciamo noi, ma è scritto nero su bianco nello studio Sogesid sulla falda Sin/Sir apuana. Una zona mai risanata, dunque, e ancora pesantemente inquinata” sottolinea Fantozzi che sulla questione delle bonifiche sui terreni industriali di Massa e Carrara ha presentato interrogazioni alla Regione Toscana, grazie alle segnalazioni del Coordinatore comunale di Carrara, Lorenzo Baruzzo, e del capogruppo in Comune a Massa, Alessandro Amorese.
Fratelli d’Italia, sul grave inquinamento da cromo esavalente nell’area Sin ex Ferroleghe di Carrara, ha sollecitato a più riprese la Regione Toscana e portato la questione in Parlamento grazie all’interrogazione ai Ministeri della Transizione ecologica e della Salute presentata dal deputato Giovanni Donzelli.
Il Consigliere regionale Fantozzi, insieme agli esponenti locali di Fratelli d’Italia, prossimamente effettuerà un sopralluogo sui terreni inclusi nell’area Sin/Sir apuana e per i quali da troppo tempo i residenti attendono interventi di bonifica.
“La zona industriale di Massa Carrara è stata sede di industrie chimiche che, nel corso di almeno 50 anni, hanno rilasciato nell’ambiente una molteplicità di sostanze inquinanti ad azione cancerogena, mutagena, teratogena. Nell’Area Sin ex Ferroleghe di Carrara, dove è grave l’inquinamento da cromo esavalente, come riportato nell’ultimo rapporto del Ministero della transizione ecologica, la situazione resta ferma, in quanto l’azione di bonifica nel sito ha riguardato solo il 18% dei terreni (9 ettari su un totale di 116) ed il 3% della falda. Nell’area la mortalità risulta molto alta per i tumori del sistema linfo-ematopoietico e per i linfomi non Hodgkin” ricorda Fantozzi.