Prosegue l’impegno della maggioranza nella tutela dei minori. Dopo il divieto di usare i cellulari in classe stabilito dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara arriva una proposta di legga per contrastare la dipendenza digitale dei giovani, presentata da Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia e Segretario di Presidenza della Camera.
Si tratta di “Norme per la protezione dei minori nell’impiego dei dispositivi elettronici e nell’accesso ai siti internet e alle reti sociali”, proprio come si legge fin dal titolo della pdl. “Numerosi e autorevoli studi scientifici dimostrano che un uso eccessivo dei dispositivi elettronici, primo fra tutti lo smartphone, può arrecare gravi danni alla salute fisica e psichica”, spiega Zucconi. Il deputato meloniano avverte: “Trascorrere troppo tempo con lo sguardo fisso sullo schermo di un cellulare, ad esempio, compromette la vista, la qualità del sonno e la capacità di concentrazione, provoca alienazione e isolamento”. E ancora: “Nei casi di uso dei device digitali in età precoce, gli esperti hanno rilevato addirittura ritardi nello sviluppo del linguaggio. I nostri adolescenti sono sempre più esposti al rischio di sviluppare una dipendenza digitale tossica, con gravi ricadute anche sul piano delle relazioni sociali”. Zucconi pone, inoltre, l’accento su immagini e video che mostrano scene violente e che possono traumatizzare i nostri ragazzi e ribadisce: “La mia proposta di legge – spiega – vuole intervenire per arginare l’uso smodato e compulsivo dei cellulari da parte dei minori e salvaguardare il benessere psichico e sociale delle giovani generazioni, sensibilizzando i genitori e ponendosi come strumento per mettere in condizione le famiglie di svolgere al meglio l’essenziale opera di istruzione e supporto ai loro figli”.
In sintesi, il testo prevede che i ragazzi di età inferiore ai 14 anni possano navigare solo previa autorizzazione dei genitori attraverso le app di controllo parentale e, in ogni caso, restano preclusi i siti vietati come quelli pornografici e riguardanti gioco d’azzardo, scommesse, armi, violenza, odio e discriminazione, sette religiose e anonymizer. I social, invece, sono ammessi solo a partire dai 16 anni e soltanto usando un adeguato sistema di identificazione dell’età. La proposta di legge recepisce, inoltre, il divieto imposto dal ministro Valditara di usare i device personali a scuola. Una serie di norme utili anche al contrasto del crescente fenomeno del cyberbullismo. “Secondo i risultati dello studio ESPAD®Italia 2024, sono oltre un milione gli studenti tra i 15 e i 19 anni (47%) che, nel corso del 2024, hanno subito episodi di cyberbullismo. A fronte di una situazione così allarmante, ritengo importante la valutazione della mia proposta di legge che prevede norme ben precise e stringenti per limitare l’uso degli smartphone e l’accesso a Internet da parte dei minorenni”, dice Zucconi. “Finora, in tutti i casi di giudizio per atti di cyberbullismo commessi dai figli, i genitori sono sempre stati assolti e questo perché manca, appunto, un vero obbligo di vigilare sull’uso dei cellulari”, conclude il deputato di Fratelli d’Italia secondo cui, con la sua pdl, si può “eliminare questa scappatoia, rendendosi pienamente funzionale al completamento del percorso avviato dal Governo Meloni anche sulla progressiva responsabilizzazione degli operatori dei servizi digitali e dei genitori ai fini della piena tutela dei minori dai pericoli della dimensione digitale”.