“È per me motivo di orgoglio presentare il nuovo progetto dall’associazione Nazionale Italiana dell’Amicizia, NIDA raccontando tutto il lavoro fatto in questi anni e quello che sarà svolto in futuro rivolto a bambini e ragazzi con disabilità e malattie rare. Questi volontari hanno scommesso sul futuro di questa società, offrendo la possibilità di un sorriso e di un conforto a ogni bambino, per questo è importante stare al loro fianco: perché garantire ad ogni piccolo la possibilità di sperimentare attività educative, ludiche, sociali, sportive all’interno, ma non solo, dei reparti pediatrici ospedalieri, è un lavoro che trasforma la vita di centinaia di persone e contribuisce a creare una società migliore, quella di cui troppo poco si parla”.
Lo ha dichiarato l’On. Augusta Montaruli, Vicecapogruppo FdI alla Camera, a margine della conferenza stampa per presentare le attività dell’associazione NIDA che si è svolta oggi alla Camera dei Deputati, assieme al Senatore Manuel Vescovi, al fondatore di NIDA Walter Galliano e al professore Roberto Laudati, Ematologo AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.
“Da dodici anni, l’associazione NIDA si prende cura di assicurare ai bambini un futuro di opportunità e oggi ha presentato i risultati di questo lavoro instancabile e il nuovo progetto di solidarietà senza barriere: un centro sportivo, culturale e di aggregazione di 40mila metri quadrati a Torino, completamente privo di barriere architettoniche, pensato e destinato a tutti, in particolar modo ai bambini e ai ragazzi con disabilità e malattie rare. NIDA, che conosco fin da quando ha mosso i primi passi – spiega l’On. Montaruli – è una realtà che va sostenuta e che ringrazio dal profondo del cuore: da Torino sono riusciti ad arrivare nei reparti ospedalieri di tutta Italia. Nei numerosi ospedali di Torino, a Monza, Ragusa, Palermo, Varese, Chieti, Brindisi e molti altri ancora”.
“Gli utili di questo centro – conclude la Vicecapogruppo Montaruli – saranno interamente destinati al sostegno dei piccoli affetti da malattie rare, per offrire loro cicli di fisioterapia, garantire attività sportive inclusive e con istruttori qualificati”.