“Nei giorni scorsi, in pausa dai lavori parlamentari, ho avuto modo di incontrare personalmente il Direttore sanitario dell’Ospedale Unico della Versilia Giacomo Corsini, con il quale ci siamo confrontati sullo stato del funzionamento e di gestione del nosocomio nel secondo autunno di pandemia.
In primis la mancanza di personale, un disagio ormai tristemente noto che in epoca Covid si è fatto sentire in maniera ancor più incidente: inutile che dal Pnrr siano previste risorse economiche per la sanità, se poi le stesse riguardano solo interventi strutturali. Occorre invece investire maggiormente sull’organico e sul personale, con turnazioni più umane e permettendo il recupero di ferie e permessi a chi in questi ultimi due anni ha lavorato senza sosta con turni massacranti. E’ inoltre necessario rimettere in funzione quanto prima il laboratorio analisi, anche per gli esami più comuni e non solo per quelli collegati al Covid-19: mandare ad analizzare fuori zona è controproducente sia in termini di tempistiche che di costi. Così come andrebbe potenziato e rafforzato l’utilizzo dell’angiografo, un’apparecchiatura radiologica che consente di esaminare i vasi sanguigni tramite l’iniezione di un mezzo di contrasto e che non tutti i nosocomi hanno la fortuna di avere e, sempre in termini di miglioramento, per sopperire alla carenza di posti letto, potrebbe essere utile pensare di sfruttare l’area tutt’ora inutilizzata dell’ospedale Tabarracci di Viareggio, sia per le cure intermedie che come hospice.
Insomma, parallelamente al lavoro encomiabile di medici e infermieri e di tutto il personale sanitario, i deficit di una gestione decennale della sanità da parte della sinistra purtroppo continuano ad essere evidenti e benché spesso ci si appoggi a privati accreditati, ritengo doveroso vengano garantiti come sanità pubblica tutti i servizi essenziali e di urgenza”.
Riccardo Zucconi, Deputato, Responsabile d’Aula e Capogruppo FdI Commissione Attività produttive, Turismo e Commercio.