Soranzo (FdI): per non dimenticare Giulia Cecchettin

“L’omicidio di Giulia Cecchettin mi ha sconvolto, e come rappresentazione di un’Istituzione ho sentito il dovere di fare qualcosa di concreto perché il suo sacrificio non venisse mai dimenticato”, dichiara il presidente del gruppo consiliare regionale, Enoch Soranzo.

“Oltre ad esprimere alla sua famiglia e ai suoi cari, a nome mio e del gruppo regionale che presiedo, il più profondo cordoglio per una morte così tragica e assolutamente inaccettabile, ho pensato di proporre al Consiglio regionale l’istituzione di una borsa di studio in memoria di Giulia, vittima di un atroce femminicidio.”

Questo doloroso episodio riporta drammaticamente l’attenzione su un fenomeno in costante aumento, sia a livello nazionale che locale. Secondo le statistiche, in Veneto, dal 1999 al 2023, sono stati 60 i femminicidi, con una crescita continua e preoccupante nel corso degli anni, non limitati soltanto ad alcune regioni, ma diffusi in tutto il Paese, come dimostrano i dati nazionali, con 105 donne uccise nel 2023 in contesti familiari o affettivi.

La pandemia ha aggravato questa tragedia, mettendo in luce la necessità di un impegno
profondo nella prevenzione e nell’assistenza alle vittime, con il lockdown che ha creato un
ambiente favorevole ai carnefici, aumentando l’isolamento delle donne e la difficoltà di
denuncia.

“Considerato che i femminicidi appaiono una realtà dolorosa sempre più preoccupante”, continua Soranzo, “abbiamo deciso come gruppo consiliare di fare la nostra parte proponendo un’azione concreta e impegnandoci a lavorare per creare un ambiente in cui le donne possano vivere libere dalla paura e dalla violenza. Siamo convinti che, in quest’ambito, sia fondamentale promuovere una giustizia più severa per i femminicidi, e coinvolgere le scuole e le istituzioni in progetti educativi per contrastare un fenomeno divenuto problema sociale. Alla vigilia del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, siamo purtroppo chiamati a commemorare l’ennesima vittima di femminicidio nella nostra Regione, ma non vogliamo che Giulia venga dimenticata subito dopo. Ritenuto che, oltre alle azioni legislative, sia fondamentale sensibilizzare i cittadini attraverso la comunicazione e l’informazione, auspichiamo che la drammatica perdita di Giulia Cecchettin non diventi solo un fatto di cronaca, ma rappresenti un incentivo per fronteggiare efficacemente l’emergenza dei femminicidi affinché tragedie simili non si ripetano mai più. Per questo abbiamo depositato una richiesta invitando l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale ad istituire, in memoria e in onore di Giulia, una borsa di studio destinata a studenti universitari che presentino una tesi di laurea o di dottorato di ricerca sui temi del contrasto alla violenza sulle donne, nei diversi ambiti di intervento regionale, come quelli culturale, sociale, lavorativo e della formazione scolastica.

L’obiettivo è mantenere viva per sempre la memoria di Giulia e promuovere la ricerca e l’azione
contro la violenza di genere. La memoria di Giulia ci ispirerà nell’impegno costante per
prevenire nuove tragedie simili”

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