Spagna e migranti: se la sinistra va in cortocircuito.

Negli ultimi giorni tiene banco la notizia di quella che è stata letteralmente una invasione migratoria a Ceuta, enclave spagnola nel nord africa confinante con il Marocco. Una gigantesca crisi migratoria, che fra il 16 e il 18 maggio ha visto protagonisti circa 8 mila migranti prevalentemente marocchini che hanno attraversato indisturbati il confine con Ceuta, nella speranza di avere così la porta aperta per l’Unione Europea. I motivi all’origine della “distrazione” della polizia marocchina al confine, che ha di fatto dato il via libera all’invasione, sembrerebbe essere una ritorsione nei confronti della Spagna a causa di una forte tensione diplomatica fra i due stati. Senza entrare nel merito, vale la pena sottolineare però la dura reazione spagnola: il premier spagnolo Pedro Sánchez, del Partito Socialista Operaio Spagnolo, si è recato sul posto dislocando l’esercito, che, stando alle prime informazioni, avrebbe respinto circa la metà dei clandestini che avevano varcato illegalmente il confine, ben seimila persone.

Il cortocircuito della sinistra italiana

La presa di posizione del presidente spagnolo, che si definisce rappresentante della sinistra “moderata ed europeista” ha probabilmente mandato in tilt la sinistra immigrazionista italiana, che ormai ha totalmente rinunciato alle proprie originarie prerogative come la difesa del lavoro, ma vorrebbe dettare un’agenda fatta di accoglienza tout court e pioggia di politicamente corretto senza guardare però ai dimenticati diritti sociali. Dunque, alla prova dei fatti, anche la sinistra spagnola in casa propria appare molto meno indulgente rispetto a quando l’immigrazione di massa riguarda i cugini italiani.

Che dire? Immaginate se in Italia Giorgia Meloni avesse proposto l’intervento dell’esercito a scopo difensivo per difendere i confini… Sarebbe successo il caos. Invece se a farlo è la sinistra moderata ed europeista, allora tutto tace. La sinistra di casa nostra sembra non comprendere che l’immigrazione incontrollata, per motivi prettamente economici, danneggia sia il paese di destinazione che i migranti stessi, illusi da migliori prospettive di vita per poi ritrovarsi nelle maglie della malavita o usati per creare una guerra fra poveri, italiani e migranti. Da questo punto di vista, sarebbe loro utile tornare a leggere il ripudiato Marx, piuttosto che la sacra bibbia liberista. Ma tant’è.

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Alessio Scocca
Alessio Scocca
Laureato in Scienze Politiche alla Luiss Guido Carli, master in comunicazione, responsabile provinciale rapporti con la stampa per Fratelli d’Italia Benevento. Consigliere comunale e fondatore del circolo FdI “Andare Oltre” di Pietrelcina.

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