“Mentre il collega Turco del M5S si lancia in un panegirico allucinante e allucinogeno sui dati Eurostat relativi al surplus commerciale dell’Unione europea pur di attaccare strumentalmente il presidente Meloni, l’Italia si avvicina alla Francia sul differenziale dei titoli di Stato. Oggi, a pochi giorni dai 15 punti di differenza già registrati, siamo a meno di 10. Non solo tre anni fa eravamo oltre quota 200, ma in queste ore registriamo il valore più basso dal 2005 e, come sottolineato da Commerzbank, ci avviciniamo alla parità grazie alla maggiore stabilità politica del nostro esecutivo e del forte deficit di bilancio francese, che in Italia abbiamo più che dimezzato. L’opera di demolizione della nostra Nazione, attraverso una narrativa catastrofista, viene però sistematicamente smentita dai numeri. Dati che raccontano di un Paese economicamente solido, di cui gli investitori si fidano, come sottolineato dal Financial Times pochi giorni fa e come anticipato tre mesi fa da Le Figaro, commentando le promozioni delle agenzie di rating nei confronti dell’Italia. Giudizi che azzerano la distanza tra gli Oat e i Btp, liberano risorse per continuare sulla strada della riforma di un fisco più equo e per tornare a investire nell’industria. Ribadendo una lezione fondamentale: la credibilità di una Nazione si costruisce con politiche responsabili, logiche, senza puntare su bonus e mancette come ha fatto e continuerebbe a fare il M5S, mettendo a rischio le casse dello Stato”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Finanze, Giorgio Salvitti.