Stati Uniti: via i visti agli agenti del Partito Comunista Cinese

La nuova stretta di Trump sugli studenti cinesi: protezione del know-how americano e difesa della sicurezza nazionale

Il 28 maggio 2025, il Segretario di Stato Marco Rubio ha annunciato che gli Stati Uniti inizieranno a revocare i visti di studenti cinesi, inclusi quelli che hanno legami con il Partito Comunista Cinese o che studiano in settori critici.

La decisione mira a proteggere gli interessi americani e a realineare le relazioni USA-Cina, in un contesto di crescenti tensioni diplomatiche. La misura si inserisce in un più ampio intervento del governo USA su sicurezza e controllo degli ingressi provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese e Hong Kong.

La Cina ha espresso una forte opposizione, definendo la misura “irragionevole” e accusando gli Stati Uniti di utilizzare l’ideologia e la sicurezza nazionale come scusa per le loro azioni.

Le università americane, che ospitano oltre 277.000 studenti cinesi, potrebbero subire significative perdite economiche e culturali. La decisione potrebbe anche influenzare la mobilità accademica globale, spingendo gli studenti cinesi a cercare alternative in altri paesi.

La revoca dei visti agli studenti cinesi rappresenta un ulteriore passo nella strategia degli Stati Uniti per proteggere la propria sicurezza nazionale e il know-how tecnologico. Sebbene la misura abbia suscitato critiche e preoccupazioni, evidenzia la determinazione dell’amministrazione Trump nel contrastare le influenze straniere percepite come minacciose.

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Leo Valerio Paggi
Leo Valerio Paggi
Leo Valerio Paggi per La Voce del Patriota.

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