“La notizia che Stellantis, a partire dal 2026, iniziera’ la produzione dei cambi e DCT anche nello stabilimento di Termoli, con un obiettivo a regime di trecentomila unita’ all’anno, è molto positiva ma non certo inaspettata. L’impegno costante del Governo Meloni, e in particolare del Ministro Adolfo Urso sulla vertenza Stellantis, ci ha da sempre fatto ritenere che lo stabilimento di Termoli, anche nel caso di mancata realizzazione della Gigafactory, sarebbe stato comunque utilizzato per altre iniziative imprenditoriali. D’altra parte la interlocuzione continua del Ministro Urso con l’azienda, notevolmente migliorata dopo le dimissioni di Tavares, lasciava presagire l’esito positivo della vertenza, che vedrà lo stabilimento di Termoli affiancare quelli di Mirafiori, che già sta lavorando a pieno ritmo, e Metz. Non più tardi dello scorso dicembre, ad Atreyu, il dott. Giuseppe Manca, Responsabile risorse umane e relazioni industriali di Stellantis aveva confermato l’impegno dell’azienda in tutte nelle fabbriche italiane, in linea con il piano industriale presentato sempre a dicembre presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Credo che a questo punto si possa davvero ragionare sul futuro dello stabilimento di Termoli, per dare certezza di impiego ai lavoratori e, di conseguenza, alle loro famiglie che hanno vissuto gli ultimi anni momenti di drammatica incertezza”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Costanzo Della Porta.