“E’ pur vero che l’etilismo politico aggrava l’equilibrio di chi già di suo ne possiede poco, ma non si può, tuttavia, lasciare che l’arciconfraternita dei sepolcri imbiancati in tuta da grillini pensino di potersi scrollare di dosso le responsabilità che portano sulle spalle sulla vicenda Stellantis. Basterebbe che gli sputa veleni dei 5Stelle, tra i quali l’ex sindaco Appendino, che allora brindava alla fusione, rileggessero l’intervista del dicembre 2019, resa a La Stampa dal premier Giuseppe Conte, accoglieva con favore la fusione di Fiat Chrysler con il suo rivale francese PSA. Testualmente “può essere una grande opportunità per l’Italia”, anche perché “la garanzia che i livelli di occupazione saranno protetti è stata messa nera su bianco”.
Nel gennaio 2021, ancora in carica il Governo Conte II, si fondono i due colossi automobilistici, l’italiana Fca e la francese Psa. Si registrò, in quel frangente, il mancato ingresso di Cassa Depositi e Prestiti con quota pari a quella detenuta dallo Stato francese, e ciò allo scopo di garantire che anche gli stabilimenti industriali italiani e la filiera dell’automotive nazionale fossero protetti in caso di ristrutturazioni. A tal proposito, venne presentata il 4 Gennaio 2021 un’interrogazione al Senato cui mai rispose alcuno, a partire dal Presidente Giuseppe Conte.
Non solo, il Ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, attuale capogruppo 5Stelle al Senato, ebbe ad esprimere la sua soddisfazione in una dichiarazione congiunta, che qui si riporta: “Patuanelli e il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, accolgono con favore l’approvazione della Commissione Ue della proposta di fusione e si congratulano con dirigenti e dipendenti per il loro successo”. Un successo. E tale sembrò allora anche ad Antonio Misiani, allora viceministro dell’Economia del Pd: “La nascita di Stellantis è una buona notizia anche per l’Italia, perché il settore auto è alle prese con cambi di paradigma giganteschi”. Servono spalle larghe, spiegava Misiani, “e Stellantis le ha”.
Ad abundantiam, il 10 gennaio 2021, in un editoriale di Romano Prodi sul Messaggero, si legge “In Italia l’unione fra Psa e Fca viene chiamata una fusione, intendendo un matrimonio fra pari. Al di fuori del nostro Paese si parla, invece, di un’acquisizione. In effetti tutte le decisioni fino ad ora prese vanno in questa direzione”.
Comprendiamo che oltre l’insulto l’allegra compagnia della damigiana si trovi a disagio di fronte al fiasco dell’operazione Stellantis cui i 5Stelle si sono abbeverati da subito, ma di qui al plasticamente dimostrare un’incapacità di intendere pensavamo ce ne passasse. Così non e’: buona disintossicazione”.
Lo dichiara Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.