“Il CAI si è espresso sulle croci di vetta, affermando che sarebbe meglio evitare l’installazione di nuove in quanto sarebbero simbolo divisivo e non più attuale. Ma scalare una montagna significa ancora oggi comprendere immediatamente che esiste qualcosa di superiore e ulteriore rispetto a noi. Ricordare con ‘Signore delle cime’ gli Alpini che sono andati avanti è forse offensivo per chi non crede nel Paradiso? La croce sulla vetta è segno di quello smarrimento incantato che ognuno può interpretare, religiosamente o meno, ma che sicuramente non è disturbato da una croce. Spiace che una realtà così importante come il Club Alpino ceda a una deriva culturale errata che, per una moda del presente, rischia di ignorare un legame eterno tra passato e futuro, custodito proprio dalle nostre amate montagne”. Così in un post sulla sua pagina Facebook il deputato FdI Andrea Tremaglia.