Sono passati 75 anni dal 25 aprile 1945 ma la Resistenza non è ancora un fenomeno storico, con le sue luci e ombre, con le differenze tra le sue molteplici anime – comunisti, monarchici, liberali etc – ma è un “mito”. Tanto da aver spinto il governo a permettere le celebrazioni di piazza mentre per la Pasqua o per andare a lavoro la quarantena è inflessibile nonostante gli effetti sullo spirito e sul futuro economico delle famiglie.
E allora è giunto il momento di approfondire la Resistenza per quello che è stata attraverso lo speciale di “Storia in Rete”, il mensile diretto da Fabio Andriola (130 pagine, in pdf a € 5,90, in edicola a € 9,90).
Dalle stragi di civili alla volontà comunista di regalare parte d’Italia alla nascente Jugoslavia del Maresciallo Tito, con le sue foibe e l’esodo istriano. Da via Rasella fino a tanti episodi sconosciuti o dimenticati che hanno fatto parte di quel tragico periodo chiamato “Guerra Civile”.
Come è possibile che una vicenda importante ma controversa della storia d’Italia sia ancora capace di condizionare la vita politica e, visti gli assembramenti, sanitaria d’Italia? Una lettura per capirlo e per riuscire, finalmente, a passare dal mito alla storia.