Superbonus, Calandrini (FdI): da Governo e maggioranza nessuna volontà di sbloccare i crediti

Il DL Aiuti appena approvato dalla Camera non risolve il problema dei crediti incagliati che sta costituendo un grave ostacolo al funzionamento del Superbonus. Anche la novità appena introdotta (l’ennesima), che consente una quarta cessione e che coinvolge le banche nei confronti di correntisti diversi da consumatori o utenti, si applicherebbe in forma retroattiva rispetto all’approvazione della legge, ma solo per quei crediti comunicati all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022. La norma insomma introduce una modifica del tutto inutile al problema dell’ingorgo, che si è creato prima di maggio. Senza lo sblocco di quei crediti, istituti di credito e istituti finanziari manterranno saturi i loro plafond di acquisto, non riuscendo a cedere quei crediti maturati mesi fa, e non potranno acquistarne di ulteriori. Resta tutto invariato.
Così come non vengono date risposte sulla questione della responsabilità che rischia di frenare possibili acquirenti dalla volontà di comprare crediti.
Eventuali soluzioni ieri alla Camera sono state bocciate. Dunque è palese la volontà di governo e maggioranza di voler continuare a modificare le norme da applicare al Superbonus senza introdurre i correttivi necessari a renderlo una misura fruibile per famiglie e imprese.
Tutto questo è assurdo ed è uno sgarbo nei confronti di quanti hanno creduto in questo incentivo, hanno investito, hanno avviato progetti e cantieri, fidandosi di uno Stato che ora non fa che modificare le regole del gioco introducendo più che correttivi, dei veri e propri freni. Da opportunità, il Superbonus si sta rivelando un incubo, il simbolo di un Governo e di una maggioranza troppo impegnati a litigare internamente per riuscire a rispondere alle esigenze degli italiani.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini.

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