Superbonus. Caretta (FdI), blocco cessione uccide l’edilizia

“L’articolo 28 del decreto Sostegni-ter, che impone la cessione unica del credito da Superbonus 110%, rappresenta la sua pietra tombale e l’ennesimo cambio in corsa delle regole del gioco. Siamo in presenza di un’offesa all’Italia che lavora e che tenta di trainare la ripresa economica. È incomprensibile come il Governo abbia deciso di rendere del tutto inutile l’unica eredità positiva del Governo Conte. Poste Italiane, Cdp e adesso anche Banco BPM hanno sospeso l’attività di compravendita dei crediti e ora oltre 1800 cantieri vanno verso la sospensione e la chiusura. Il mondo dell’edilizia e dell’imprenditoria sono fermi, ma il Governo, i ministri, i sottosegretari e tutta la maggioranza, amplissima, che cosa stanno facendo? La retroattività della misura sta paralizzando cittadini ed imprese, che assistono impotenti all’ennesima incomprensibile giravolta. Anche il Servizio Bilancio del Senato ha evidenziato come il blocco della cessione del credito possa portare ad un minor gettito per lo Stato e a una contrazione dei consumi. Numerose associazioni di categoria ci dicono che centinaia di migliaia di persone rischieranno il proprio posto di lavoro legato all’edilizia, al suo indotto e alle attività di mediazione dei bonus edilizi. Come Fratelli d’Italia sosteniamo da tempo il potenziamento del Superbonus e ci opporremo con ogni strumento a questa ennesima scellerata follia. Il Governo intervenga subito, elimini l’articolo 28 del DL Sostegni-ter e incentivi finalmente la ripresa, invece di ostacolarla. L’Italia non può e non deve fermarsi.”

Lo dichiara in una nota l’On. Maria Cristina Caretta, Capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Agricoltura a Montecitorio.

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