‘Supereroi e Principesse in corsia’. È questo il titolo dell’iniziativa della la Nazionale italiana dell’amicizia (Nida) che è stata presentata ieri alla Camera alla presenza dei parlamentari di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e Manuel Vescovi, Walter Galliano e l’ematologo Roberto Laudati.
Un progetto a sostegno dei bambini con malattie rare, ideato dall’associazione fondata nel 20 che oggi conta circa 500 volontari e oltre 100mila bambini aiutati in tredici anni, grazie anche alla collaborazione con Disney.
“Queste associazioni vanno supportate, soprattutto nei confronti della burocrazia così come in modo affettivo”, ha detto Montaruli evidenziando che l’iniziativa arriva in un momento in cui l’odio politico è praticamente alle stelle. E, certamente, non per volontà del centrodestra. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato anche la nascita a Torino di un centro sportivo e culturale di 40mila metri quadrati, accessibile e senza barriere, adatto per i ragazzi con disabilità o patologie rare. “Il progetto di Nida peraltro si colloca in una estrema periferia di Torino, in un territorio dove c’è un caseggiato distrutto e le porte del campetto arrugginite, un’area insomma distrutta”, sottolinea Montaruli che poi aggiunge: “L’associazione sta quindi facendo un’opera di riqualificazione in un’area abbandonata da 12 anni, ed è la prima cosa che si vede arrivando da Milano, nella periferia nord di Torino”. Il centro sportivo e ricreativo consta già di campi da tennis, quattro da calcetto e campi da padel, ma vi sorgerà anche uno studio musicale senza barriere architettoniche e un punto organizzato per la fisioterapia.
“Questo progetto ha un potenziale incredibile: anche se geograficamente sarà a Torino, il centro sarà in grado di aiutare tutto il territorio, perché con i proventi raccolti dalle attività accessibili a tutti, saranno finanziate le attività presso ospedali e altre organizzazioni che Nida già supporta da tempo”, ha detto la deputata di Fratelli d’Italia. Montaruli ha concluso: “Parliamo tanto di riqualificazione sui grandi progetti ma a volte basta supportare questi piccoli progetti, come ne esistono diversi altri in Italia, per fare la differenza”.